Guo
Moruo nacque nel l892 nella provincia del Sichuan e morì nel l978 a
Pechino. Egli fu un eminente scrittore, poeta, drammaturgo, storico
marxista-leninista, esperto degli antichi caratteri, pensatore
rivoluzionario, statista ed attivista sociale. Dotato di vasta erudizione
e di eccezionale talento, rappresenta un altro brillante vertice del
mondo culturale del nostro paese dopo Lu Xun.
Già nel periodo del
“Movimento del 4 maggio” nel l9l9, un movimento studentesco di lotta
al feudalesimo, imperialismo e capitalismo burocratico, con alto
entusiasimo rivoluzionario, egli scrisse la sua prima raccolta di poesie
intitolata “La dea”, che riflette lo spirito anti-imperialista e
anti-feudale, richiede la trasformazione sociale e loda la rivoluzione e
la luce, il che ne ha fatto il fondatore del movimento della nuova poesia
del nostro paese. Si tratta di una riuscita novità poetica nella storia
della letteratura moderna cinese. Il suo grande significato sta in primo
luogo nell’essere diventato lo squillo di tromba dello spirito
dell’epoca del “4 maggio”, influenzata dalla rivoluzione russa di
ottobre. In 60 anni di creazione, egli ha lasciato un gran numero di
opere riferite alla scienza, cultura, letteratura e arte, storia e
archeologia, filosofia e altri settori. Una decina di drammi storici di
Kuo Moruo vengono messi in scena o portati sullo schermo ancora oggi. Il
suo famoso dramma storico “ Qu Yuan”, prendendo l’antichità ad
esempio, esercitò un’ampia influenza sociale, diventando una potente
arma per educare il popolo e colpire il nemico. A partire dal l924, Guo
Moruo iniziò a passare al Marxismo-Leninismo. Traducendo e illustrando
le opere marxiste-leniniste e partecipando alle attività sociali, egli
si convinse che il Marxismo fosse l’unica arma per il tempo. In seguito,
il suo ideale di ricerca si inserì consapevolmente nella causa
rivoluzionaria sotto la direzione del PCC. In questo periodo, egli
organizzò con impegno il gruppo letterario “Società della creazione”
promuovendo la letteratura della rivoluzione del proletariato. Nel l927
egli partecipò all’insurrezione di Nanchang e quando la rivoluzione
era nel suo periodo peggiore, si iscrisse al PCC. Integrando in modo
creativo lo studio degli antichi caratteri con quello della storia antica,
egli aprì un nuovo campo degli studi storici.Il suo scritto “ Studi
sull’antica società cinese” costituisce la prima opera di ricerca
sulla storia antica del nostro paese dal punto di vista marxista.
Dopo la fondazione nel l949
della nuova Cina, egli ricoprì via via gli incarichi di vice premier del
Consiglio di Stato, direttore dell’Accademia delle Scienze, presidente
della Federazione Nazionale della Letteratura e dell’Arte, e vice
presidente del Comitato Permanente dell’Assemblea Popolare Nazionale e
della Conferenza Consultiva Politica, dando notevoli contributi alla
rivoluzione e alla costruzione del paese, alla prosperità e allo
sviluppo della scienza, della cultura e dell’istruzione nazionali e
alla pace e alla causa del progresso mondiale.
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